Maurice non è più sulla lista nera delle giurisdizioni finanziarie dell’Unione europea, come ha annunciato il ministro delle finanze Renganaden Padayachy sulla sua pagina ufficiale di Facebook mercoledì.
“Con la conferma della rimozione di Maurice dalla lista nera dell’UE di AML/CFT, l’anno 2022 inizia in condizioni molto buone per il settore finanziario”, ha detto il ministro.
Pur ammettendo che “la lotta contro il traffico di esseri umani e il finanziamento del terrorismo rimane in cima all’agenda del governo”, il ministro ha sottolineato che è “un successo collettivo inaugurato dalla leadership del primo ministro”.
Questa decisione del Consiglio e del Parlamento europeo arriva più di tre mesi dopo che l’isola turistica al largo della costa dell’India è stata aggiunta alla lista grigia della Financial Action Task Force (FATF) il 21 ottobre.
Nell’ottobre 2020, la Commissione europea ha aggiunto l’isola di Maurice alla sua lista nera dei paradisi fiscali.
Secondo i risultati della Commissione, Mauritius, insieme a Ghana, Bahamas e Iraq, non ha debolezze nelle sue strategie AML/CFT.
Inoltre, la Commissione europea accoglie con favore gli sforzi del governo mauriziano per migliorare l’efficacia del regime AML/CFT. Secondo la Commissione, queste misure sono sufficientemente complete per eliminare le irregolarità individuate ai sensi dell’articolo 9 della direttiva UE contro Mauritius.
Ricordiamo che la Commissione europea aveva già deciso di rimuovere Mauritius dalla lista nera nel dicembre 2021, ma aveva bisogno dell’approvazione del Parlamento europeo perché questo diventasse ufficiale.
La nuova lista nera è stata inviata al Consiglio europeo e al Parlamento il 7 gennaio 2022. “La procedura più recente riguarda la ratifica della nuova lista da parte del Parlamento europeo”, ha spiegato Mahen Seeruttun, il ministro dei servizi finanziari.
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